stiana, perché sente vivezza nella sua carne,
e perché non sente in tutto e per tutto l'odio
del mondo e di sé medesimo, che gli bisogna
aver per esser perfetta, ma sentendo parte di
questa mortificazione e di questi odii, come si
è detto, ha buona causa di tenersi figliuolo di
Dio per incorporato in Cristo e morto nella
croce con Cristo, e di attender di maniera alla
mortificazione che ella cresca tanto che diventi
simile a Gesù Cristo nostro Signore, il quale
come dice San Paolo:
Non sibi placuit
. A lui sia gloria per sempre. Amen.
Che quel patir è più Cristiano e più grato a
Dio nel quale colui che patisce trova manco
della sua volontà.
Considerazione XCIII.
Tutto quello, che patimo nella presente vita
noi che attendemo alla perfezione Cristiana,
o nelli corpi o negli animi, o è per nostra pro-
pria volontà o è per volontà aliena. Per nostra
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