La Bibbia nel Cinquecento: edizioni interpretazioni censure
Testi » Bibbia Diodati (1641) - p. 3282


senza comparatione più: in prigioni molto più: inicona concordanze
morti molte volte più. icona nota
24Da' Iudei ho ricevuto cinque volte quaranta batti-
ture, manco una.
25Io sono statoicona concordanze battuto di verghe tre volte,icona concordanze sono
stato lapidato una volta, tre volte ho rotto in mare, son
dimorato un giorno ed una notte nel profondo mare.
26Spesse volte sono stato in viaggi, in pericoli di fiumi,
in pericoli di ladroni, in pericoli dalla mia natione, in peri-
coli da' Gentili, in pericoli in città, in pericoli in solitudi-
ne, in pericoli in mare, in pericoli fra falsi fratelli.
27In fatica, e travaglio: sovente in vegghie, in fame,
ed in sete: in digiuni spesse volte: in freddo, e nudità.
28Oltr'alle cose che son difuori, ciò che si solleva tut-
todì contr'a me, è la sollecitudine per tutte le Chiese.
29icona concordanze Chi è debole, ch'io anchora non sia debole? chi
è scandalezzato, ch'io non arda?
30Se convien gloriarsi,icona concordanze io mi glorierò delle cose
della mia debolezza.
31Iddio e Padre del nostro Signor Iesu Christo, il-
quale è benedetto in eterno, sa ch'io non mento.
32icona concordanze In Damasco, il Governatore del rè Areta havea po-
ste guardie nella città de' Damasceni, volendomi pigliare.
33Ma io fui calato dal muro per una finestra, in una
sporta: e così scampai dalle sue mani.

Capitolo XII


S. Paolo, continuando il suo ragionamento, dichiara ch'egli
s'astiene di spiegar più innanzi le sue lodi, per tema che, venendo
alla narratione delle sue celesti visioni, non desse ad altri occasio-
ne d'una smoderata stima di sé: ed a se stesso, di dimenticar l'hu-
miltà della condition di questa vita, 7 nella quale Iddio lo riteneva



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