La Sacra Bibbia tradotta in lingua italiana e commentata da Giovanni Diodati (Genève 1641)

17Cio ch'io ragiono in questa ferma confidanza di
vanto, non lo ragiono secondo ’l Signore, ma come in
pazzia.
18 Poi che molti si gloriano secondo la carne, io an-
chora mi glorierò.
19Con ciò sia cosa che voi, essendo savi, volentieri
comportiate i pazzi.
20Perciocché, se alcuno vi riduce in servitù, se alcuno
vi divora, se alcuno prende, se alcuno s'innalza, se alcu-
no vi percuote in sul volto; voi lo comportate.
21Io lo dico per maniera di vituperio, come se noi
fossimo stati deboli: e pure, in qualunque cosa alcuno è
animoso, io lo dico in pazzia, sono animoso io anchora.
22Sono eglino Ebrei? io anchora: sono eglino
Israeliti? io anchora: sono eglino progenie d'Abraham?
io anchora.
23Sono eglino ministri di Christo? io parlo da pazzo,
io lo son più di loro: in travagli molto più: in battiture

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