Politi, Ambrogio Catarino de'

bene che lui insegnava altra dottrina che quella che per molti secoli
era stata insegnata ne la Chiesa santa. Ma faciamoli piacere e diciamo
che lui ha fatto questo semplicemente e che non pensava la sua dottrina
esser sospetta e che avesse bisogno difenderla. Or ecco che noi
l'arguiamo come falsa, erronea et eretica. Per certo, se vuol mostrar
esser vero cristiano, debbe manifestarsi e o confessare gli errori e
revocarli, o vero, se pensa che sien verità, defenderli dinanzi al
propio tribunale de la Sedia apostolica con ogni cristiana mansuetu-
dine e zelo, dicendo san Girolamo: «  In crimine haeresis nolo quemquam
esse patientem» . Altrimenti lui stesso darà testimonio di quello che
di lui meritamente si presume, cioè che ha avuto pessima conscienza
come un falso dottore e ingannatore de le misere plebi. E certamente,
a chi ben considera, non è bugia nel proemio, dove dice esser taciuto
il nome de l'autore accioché più muova la cosa che l'autorità. Non
disse: «Accioché più muova la verità», sapendo che non insegnava
la verità, ma disse la cosa stessa in sé, perché la vedeva atta a muovere
il volgo, senza altra autorità. E in questo hanno gran vantagio contra
noi, perché questa è voce del volgo: «Diteci cose che ci piacciano».
Or a qual uomo di carne non piacerà questa dolce dottrina di libertà
e di predestinazione? tanto certo più dolce al gusto quanto più rea
alla salute, come si vedrà nel processo. Benedetto sia Iddio, perchè
sarà giustificata la causa de la verita quando non sarà mancato chi
lo dica. O miseri, guardatevi che costor vi porgeno il veneno con un
falso e simulato dolce! E però col nome di Dio incominciaremo a
scoprire gli errori e inganni che in tal trattato son contenuti.

Capitolo II


Errori circa il primo capitolo.

In prima erra e inganna dove con Lutero e Melantone e gli altri
de la setta dice che l'uomo diventò per il primo suo peccato simile
al demonio; e più di sotto, di tutti noi altri dice che siamo fatti conna-
turali al demonio e una medesima cosa con lui. Questo detto non
solamente è falso, ma ancora è orribile, venuto da spirito di bugia

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