La Bibbia nel Cinquecento: edizioni interpretazioni censure
Confessiones » Politi, Ambrogio Catarino de' Compendio d'errori luterani - p. 376



Capitolo V


Errori e inganni tratti del quarto capitolo.

Nel capitolo quarto in principio, dove dice: «icona citazioni  Tanto opera questa
fede santa e viva, che colui il quale crede che Cristo abbia tolto sopra
di sé gli suoi peccati diventa simile a Cristo e vince il peccato, la
morte, il diavolo e l'inferno
» ecc., notiamo gli errori circa questa lor
fede. In prima la fede etiam santa e viva, che è fede formata di vita per
la carità, non opera similitudine alcuna in noi di Dio ne l'atto suo
propio del credere, perché Iddio non ha tal fede, ne Cristo ebbe tal fede,
come dicono i teologi. E già l'uomo che ha la fede santa e viva, avendo
la carità, s'intende simile a Dio per il dono de la carità precipuamente
e non per la fede, come testifica san Giovanni, che dice: «icona citazioni  Videte qua-
lem charitatem dedit nobis Deus, ut filii Dei nominemur et simus
» icona nota .
La carità dunque è quella che ci fa figliuoli e conseguentemente simili
a Dio, perché Dio è carità; e quanto più cresce questa carità, tanto più
ci fa simili. Ma non è dubio (come dice sant'Agostino icona nota , anzi san Pietro icona nota
e san Paolo icona nota ) che tal carità cresce e si conferma per opere. E per questo
modo si concede (ma contra loro de diretto) che la fede viva operante
per la carità ci fa più simili a Dio, e tanto più simili quanto più ope-
rando ci assimigliamo a Cristo, perché, come dice san Paolo: «icona citazioni  Se
noi complantati siamo fatti simili a esso ne le passioni e morte,
saremo ancor simili ne la resurrezione
» icona nota .
Erra e inganna quando, facendo per la comparazione de lo sposo
e la sposa carnali, dice che come lo sposo dice che la dote de la sposa
sua è sua, così la sposa similmente dice che la casa e tutte le ricchezze
de lo sposo son sue, e così son veramente, altrimenti non sarebbeno una
carne, come dice la Scrittura. Dico che erra, perché le leggi civili
non insegnan questo, che veramente la casa e tutte le ricchezze del
marito sieno de la donna, ma dicono l'opposito. Né la ragione che


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