
ta per settant’anni, secondo i giorni d’un rè: ma, in capo
di settant’anni Tiro havrà in bocca come una canzon di
meretrice.
16Prendi la cetera, va attorno alla città, o meretrice
dimenticata: suona pur bene, canta pur forte, accioche
altri si ricordi di te.
17Ed, in capo di settant’anni, avverrà che’l Signore vi-
siterà Tiro, ed ella ritornerà al suo guadagno: e puttaneg-
gerà con tutti i regni del mondo, sopra la faccia della terra,
18Ma, alla fine il suo traffico, e’l suo guadagno sarà
consecrato al Signore: egli non sarà riposto, né serrato:
anzi la sua mercatantia sarà per quelli c’habitano nel co-
spetto del Signore, per mangiare a satietà, e per esser co-
perti di vestimenti durabili.
Capitolo XXIV
Isaia profetizza la desolatione della Iudea, per li suoi peccati: 13
con promessa però, che Iddio salverebbe il residuo della sua elettio-
ne, 23 fino al tempo della venuta di Christo, e dello stabilimento
del suo Regno glorioso nella sua Chiesa.
1Ecco, il Signore vota il paese, e lo diserta: e ne gua-
sta la faccia, e ne disperge gli habitatori.
2
E’l sacerdote sarà come il popolo, il padrone come
il servo, la padrona come la serva, chi compera come chi
vende, chi presta come chi prende in presto, chi dà ad
usura come chi prende ad usura.
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