La Bibbia nel Cinquecento: edizioni interpretazioni censure
Metadati » Bibbia Diodati (1641) - p. 3969


Questa oratione, benche pia, e santa, non fu mai ricevuta,
e non pur veduta dalla Chiesa Iudaica. Ed in vero, ella ha
somiglianza, anzi d'un general formulario di prieghi d'un
gran rè, o principe peccatore penitente, quale era stato
Manasse, rè di Iuda, fatto per cio prigione, e tratto in Ba-
bilonia; che un bene accertato concetto di lui stesso.
1Signore onnipotente, Iddio de' nostri padri,
Abraham, Isaac, e Iacob; e della lor giusta progenie.
2Che hai fatto il cielo, e la terra, e tutto'l loro orna-
mento: che hai rinchiuso il mare per la parola del tuo
comandamento.
3Che hai serrato l'abisso, e l'hai suggellato col tuo
Nome tremendo, e glorioso: delquale tutte le cose han-
no spavento, tremando davanti alla tua potente faccia.
4Conciò sia cosa che niuno possa sostener la maestà
della tua gloria, né sofferir la minaccia della tua ira con-
tr'a' peccatori.
5Ma la misericordia della tua promessa è infinita, ed
incomprensibile.
6Percioche tu sei il Signore altissimo, benigno, lento
all'ira, e di gran misericordia: e ti penti d'havere afflitti i
figliuoli degli huomini.
7Tu, Signore, secondo la grandezza della tua bontà,
hai promesso penitenza, e rimessione a quelli c'havranno
peccato contr'a te: e, per la moltitudine delle tue compas-
sioni, hai ordinata la penitenza a' peccatori, a salute.
8Tu adunque, Signore Iddio de' giusti, non hai ordi-
nata la penitenza per li giusti, per Abraham, per Isaac, e


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