La Bibbia nel Cinquecento: edizioni interpretazioni censure
Biblia, Gn » Bibbia Diodati (1641) - p. 3703



Capitolo III

1Ed io fui contristato, e piansi, e feci oratione con
cordoglio: dicendo,
2Signore, tu sei giusto in tutte le tue opere: e tutte le
tue vie son misericordia, e verità: e tu fai verace e giusto
giudicio in eterno.
3Ricordati di me, e riguarda a me: non far vendetta
di me secondo i peccati, e gli errori di me, e de' miei pa-
dri, che peccarono nel tuo cospetto: percioche disubbi-
dirono a' tuoi comandamenti.
4Onde tu ci hai dati in preda, in cattività, in morte,
ed in proverbio di vituperio a tutti coloro fra' quali sia-
mo stati dispersi.
5Hora dunque, i tuoi giudicii suo grandi, e veraci: fa di
me secondo i peccati di me, e de' miei padri: conciò sia co-
sa che noi non habbiamo osservati i tuoi comandamenti:
percioche non siamo caminati in verità davanti à te.
6Hora dunque, fa inverso me secondo che t'aggra-
derà: comanda che'l mio spirito sia raccolto, accioche
tu mi lasci andare, e ch'io diventi terra: percioche più
mi giova di morire, che di vivere: conciò sia cosa ch'io
habbia uditi de' falsi rimproveri, onde son molto attri-
stato: ordina ch'io sia di presente sciolto di queste stre-
mità, per andar nel luogo eterno: non istornar la tua
faccia da me.
7In quell'istesso giorno avvenne, che Sara, figliuola
di Raguel, fu vituperata anch'ella dalle serventi di suo
padre, in Ecbatana, città di Media.
8Percioche era stata data a sette mariti: ed Asmodeo,
quel malvagio demonio, gli havea uccisi, innanzi che fos-
ser giaciuti con lei.
9E quelle le dissero, Non sai tu che tu hai soffogato i
tuoi mariti? Ecco, tu ne hai già havuti sette, e non hai
portato il nome d'alcun di loro.
10Perche ci batti per cagion d'essi? se son morti, vat-


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