La Bibbia nel Cinquecento: edizioni interpretazioni censure


5Ed, essendo ritornato, mi lavai, e mangiai il mio cibo
con tristitia.
6E mi ricordai della profetia d'Amos, come egli ha-
vea detto, Le vostre feste saranno cangiate in duolo, e
tutte le vostre allegrezze in lamenti. E piansi.
7Poi, quando'l sole fu tramontato, andai: e feci una
fossa, e lo seppellì.
8Ed i miei vicini si facevano beffa: dicendo, Non te-
me costui più d'essere ucciso per questo fatto? Già se
n'era fuggito: ed ecco, dinuovo seppellisce i morti.
9Ed in quella notte giacqui presso alla parete del
portico: percioche io era immondo: ed havea la faccia
scoperta: ed io non sapeva che v'erano delle passere in
quella parete.
10Ed, havendo io gli occhi aperti, i passeri mi sgom-
berarono dello sterco caldo negli occhi: onde mi venne-
ro de' panni negli occhi.
11Ed io andai a' medici, ma non mi porsero alcun
giovamento.
12Intanto Achiachar mi nudriva, fin ch'io andai in
Elimais.
13Ed Anna, mia moglie, faceva de' lavori di lana, nel-
le stanze delle donne: e gli mandava a' signori.
14Ed essi altresì le davano il suo pagamento: ed una
volta le diedero d'aggiunta un capretto.
15E, quando ella mi fu venuta in casa, quello comin-
ciò a belare.
16Ed io le dissi, Onde è cotesto capretto? non sareb-
be egli mai di furto? rendilo a' suoi padroni: conciò sia
cosa che non sia lecito mangiar cosa rubata.
17Ma ella disse, M'è stato dato in dono sopra'l mio
pagamento. Ma io non le credetti, e dissi che lo rendesse
a' suoi padroni: ed io arrossava per vergogna di lei.
18Ed ella mi rispose, e disse, Ove son le tue limosine,
e le tue buone opere? Ecco, ben fai apparire tutto quello
ch'è in te.


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