
33Per tanto, fratelli miei, raunandovi per mangiare,
aspettatevi gli uni gli altri.
34E, se alcuno ha fame, mangi in casa: acciocché non
vi rauniate in giudicio. Hor, quant’è all’altre cose, io ne
disporrò, quando sarò venuto.
Capitolo XII
L’Apostolo ammaestra i Corinti intorno all’uso legittimo di di-
versi doni spirituali, comunicati da Dio alla Chiesa: dimostrando
che, poi che Iddio n’è l’unico autore per lo suo Spirito, e ch’egli
gli conferisce ad un solo fine dell’edification comune della Chie-
sa, congiunta in un medesimo corpo, e Spirito; deono esser riferi-
ti a quel solo uso, e non ad occasione di divisione, gelosia, super-
bia, o sprezzo altrui, come facevano i Corinti.
1Hor intorno a’ doni spirituali, fratelli, io non voglio
che siate in ignoranza.
2Voi sapete
ch’eravate Gentili, traportati dietro
agl’idoli mutoli, secondo ch’eravate menati.
3Perciò, io vi fo assapere
che niuno, parlando per
lo Spirito di Dio, dice Iesu essere anatema: e che
altresì
niuno può dire Iesu essere il Signore, se non per lo Spiri-
to santo.
4Hor
vi sono diversità di doni: ma
non v’è se non
un medesimo Spirito.
5
Vi sono anchora diversità di ministeri: ma
non v’è
se non un medesimo Signore.
6Vi son parimente diversità d’operationi: ma non v’è
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