La Bibbia nel Cinquecento: edizioni interpretazioni censure
Epistulae » Bibbia Diodati (1641) - p. 3143



Capitolo I


S. Paolo, dopo haver dichiarata la sua vocatione, e ’l suggetto
d’essa, saluta i Romani, 8 ringratiando Iddio della loro eccellen-
te fede, 10 la quale egli disiderava fortificare per la sua predica-
tione, e presenza: 16 poi, propuone il suggetto principale della
sua epistola: cioè, che l’Evangelio, ricevuto per fede, è il solo ef-
ficace mezzo da ottener la salute: perciocché esso presenta
all’huomo la vera giustitia in Christo Iesu: 18 della quale prova
gli huomini in generale esser privi, inquanto che, contr’al lume
naturale che resta in loro, e contr’al sentimento della lor co-
scienza, hanno corrotto ed annullato il vero servigio di Dio: on-
de è seguita la depravatione horribile di tutti i buoni costumi,
per la giusta vendetta di Dio.


1Paolo, servo di Iesu Christo, chiamato ad essere
Apostolo,icona concordanze appartato per l’Evangelio di Dio:
2(Il quale egli havea innanzi promesso, per li suoi
profeti, nelle Scritture sante)
3Intorno al suo Figliuolo, Iesu Christo, nostro Si-
gnore:
4Fattoicona concordanze del seme di David, secondo la carne: diffini-
toicona concordanze Figliuol di Dio in potenza, secondo lo Spirito della
santità, per la risurrettion da’ morti. icona nota
5Per lo quale noiicona concordanze habbiam ricevuto gratia, ed Apo-
stolato, all’ubbidienzaicona concordanze di fede fra tutte le Genti, per lo
suo Nome.
6Fra le quali siete anchora voi, chiamati da Iesu Chri-
sto.
7A voi tutti, che siete in Roma, amati da Dio,icona concordanze santi


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