La Bibbia nel Cinquecento: edizioni interpretazioni censure
Biblia, 1Io » Biblia, 2Cor » Biblia, Mt » Ochino, Bernardino Laberinti - p. 49



Predica VII
Del terzo laberinto nel quale
son quelli che pensano di non esser liberi


Quando bene un huomo uscisse de' due primi laberinti, talché,
credendo di non esser libero, in ogni modo pensasse di peccare et
di poter essere da Dio giustamente et per sempre punito, in ogni mo-
do si troverebbe nel terzo laberinto del quale non ne saprebbe
uscire, et questo perché non saprebbe a che fine Dio, creandolo, l'ha-
vesse posto in questo mondo. Direbbe a se stesso: — Non è dubbio
che Dio ha fatto tutte le cose con somma sapienza, però a qualche
fine; perché adunque ha posto l'huomo in questo mondo? — Non
si può già dire che invano, imperoché in tal caso non sarebbe stato
savio.
Or se l'huomo fusse libero, potrebbe uscire del laberinto con di-
re: — Dio ha posto l'huomo in questo mondo per far di lui esperienza
et provarlo molto bene, or con dargli de' figliuoli, della robba, delle
amicitie, favori, honori, dignità, sanità et altre prosperità del mondo,
et hor col torglienele et dargli molto ben delle adversità et di tutte le
sorti et provare i suoi eletti, sicome si pruova l'oro nella fornace,
cioè col fuoco delle tribulationi, sicome David disse —.
Et di più Dio, per provare l'huomo meglio, molte volte gli dà del-
le gratie et doni spirituali, hor pochi et hora assai et molte volte ne gli


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