La Bibbia nel Cinquecento: edizioni interpretazioni censure
Biblia vulgare istoriata (1490) Apparato iconografico - capilettera » Valdés, Juan de Cento e dieci divine considerazioni - p. 486


dopoché ebbe la scienza del bene e del male,
se ne vergognò e si vestì, vengo ad intendere
che, mentre l'uomo ha il lume spirituale e si
serve di esso, non conosce difetto alcuno nel-
le opere di Dio né pretende di correggerle e
moderarle, e che, mentreché ha la scienza del
bene e del male e si serve di essa, conosce di-
fetto nelle opere di Dio e pretende di correg-
gerle ed emendarle. Tale è l'arroganza degli
uomini che si gloriano di aver la scienza del
bene e del male, di aver molto lume naturale,
molta prudenza e molta ragione umana, e tale
è parimente l'umilità degli uomini che hanno
il lume spirituale, che stanno nel regno di Dio
stando per la fede dell'Evangelio incorporati
nel figliuolo di Dio Gesù Cristo nostro Signore.

In che maniera, dal non conoscer l'uomo sé
medesimo né Dio, gli è causata l'impossibilità
nello accettar la grazia dell'Evangelio.
Considerazione CVII.


Quanto più profondamente mi pongo a con-
siderare il beneficio di Cristo, considerando co-


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