da lui. Questo fa egli perché ci conosce tali
che, se ci desse in una volta tutto quello che
ci è per dare, doventeriamo superbi e così non
averia da noi quello che vuole, cioè che lo
amiamo lui con tutto il cuore, e che per ac-
quistar la vita eterna, credendo fermamente,
facciamo nostra la giustizia dell'unigenito fi-
gliuolo Gesù Cristo nostro Signore.
Due fiacchezze in Cristo e nelli membri suoi
e due potenze in lui ed in loro.
Considerazione LXXXI.
In Cristo considero due fiacchezze: l'una è
quella ch'egli sentiva nello interiore, e l'altra
è quella ch'egli mostrava nello esteriore. Quel-
la che sentiva nello interiore, la considero nel-
le lagrime che gettò sopra Gerusalem e in quelle che gettò nella morte di Laz-
zaro e nell'agonia con la quale orava
nell'orto, sudando goccie di sangue .
E quella che mostrava nello esteriore, la con-
sidero vedendo che era tenuto per basso per
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