La Bibbia nel Cinquecento: edizioni interpretazioni censure
Biblia vulgare istoriata (1490) Apparato iconografico - capilettera » Valdés, Juan de Cento e dieci divine considerazioni - p. 338


do errano pretendendo pietà. E torno a dire
che colui, che si sentirà dirizzato per il cam-
mino per il quale non si erra pretendendo pie-
tà, si può certificare che è figliuolo di Dio e
per conseguente fratello dell'unigenito figliuo-
lo di Dio Gesù Cristo nostro Signore.

Quale è l'intento che ha Dio dimandando
uomini quello che per sé soli non gli ponno
dare, e non gli dà in una volta tutto quel
che gli vuol dare.
Considerazione LXXX.


Intendendo che in effetto è vero che gli uo-
mini, che veggono con gli occhi della pru-
denza umana, tengono per ingiustizia e per
crudeltà in Dio ch'egli dimandi agli uomini
cose le quali essi per sé soli non le ponno dare,
come sono l'amore con tutto'l cuore, eziam
nel tempo della legge, e la fede del cuore nel
tempo dell'Evangelio, che sono due cose che
tanto può dare l'uomo a Dio da sé, quanto può


pagina successiva »