La Bibbia nel Cinquecento: edizioni interpretazioni censure


buendogli la causa dei suo dolore, si lamenta
di lui, e dall'esser blasfemo contra Dio viene
ad acquistarsi morte eterna. Medesimamente
intendo che l'uomo allora sente dolore secon-
do Dio, quando cade in alcuno inconveniente
per il quale teme d'esser privato della grazia
di Dio e dello spirito santo di Cristo e di esso
Dio, e intendo che questo dolore causa vita
in quanto colui, che si duole in questo modo,
conosce più e meglio sé medesimo e così si rac-
comanda e si rimette più cordialmente a Dio,
e dal raccomandarsi e rimettersi a Dio viene
ad acquistare risurrezione e vita eterna. Quan-
to alle due fiacchezze ch'io pongo, intendo che
allora l'uomo è fiacco secondo la carne, quan-
do la sua fiacchezza nasce d'amore proprio, e
chiamo fiacchezza il risentirsi per le cose che
l'intervengono contra la sua volontà. Questa
fiacchezza intendo che causa timore, perché,
ove è amore proprio, è sempre timore, ed in-
tendo che questa fiacchezza è tollerabile nelle
persone Cristiane, non essendo segno d'impie-
fa ma d'imperfezione. Medesimamente inten-
do che allora l'uomo è fiacco secondo lo spi-


Dui dolori, uno secondo il mondo e l'altro se-
condo Dio, e due fiacchezze, una secondo
la carne e l'altra secondo lo spirito.
Considerazione LXXVIII.


Siccome pone San Paolo dui dolori, l'uno
secondo il mondo, e dice che questo causa mor-
te, e l'altro secondo Dio, e dice che questo
causa vita icona nota , così metto io due
fiacchezze, una secondo la carne, ed intendo
che questa causa timore, e l'altra secondo lo
spirito, e intendo che questa causa amore, E
le pongo perché le sento nelli dolori che pone
San Paolo, intendendo che allora l'uomo sente
dolore secondo il mondo, quando cade in al-
cuno inconveniente che gli causa vergogna o
perdita o alcuna altra incomodità negli occhi
del mondo, nella riputazione e dignità del
mondo. E intendo che questo dolore causa
morte, in quanto l'uomo che si duole in que-
sto modo, se non rimedia tosto al suo dolore,
doventa blasfemo contra Dio, perché, attri-
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