Due depravazioni dell'uomo, una naturale e
l'altra acquisita.
Considerazione sesta.
In ogni uomo non vivificato per lo spiri- to santo considero due depravazioni: una natu- rale e l'altra acquisita. La naturale intendo in
quello:
Neque infans unius diei, e in quello:
In iniquitatibus conceptus sum e in quello di San Paolo:
Eramus natura filii
irae e similmente in tutti li luo- ghi della santa scrittura nelli quali è conden- nata questa nostra natura umana. L'acquisita
intendo in quello:
Omnis caro corruperat
viam suam e in quello di san
Paolo:
Ego autem vivebam sine lege quon- dam e generalmente in tutti li
luoghi della santa scrittura ove si parla della
malignità della nostra carne. Dalla naturale
procede l'acquisita, e con l'acquisita è infiam- mata la naturale. Di queste due depravazioni
intendo che la naturale non può essere repa- rata se non per grazia, e così intendo che soli