La Bibbia nel Cinquecento: edizioni interpretazioni censure
Informazioni sull'edizione » Bibbia Diodati (1641) - p. 1969 » Epistulae » Commento Brucioli (1542-1547) - p. 781 » Nomi di persona » Valdés, Juan de Cento e dieci divine considerazioni - p. 64


Cristo. Appresso, intendo che, alla risoluzio-
ne che deve far l'uomo col mondo e seco
medesimo e al martirio, al quale si deve offe-
rire, aggiunse Cristo: icona citazioni  Et sequatur me icona nota , intendo che non acquista l'uomo la
pietà la giustizia e la santità per la risoluzione
né per lo martirio, ma per la imitazione di
Cristo, in quanto, imitando Cristo, va ricupe-
rando nell'animo suo la immagine e similitu-
dine di Dio, con la quale il primo uomo fu
creato, pretendendo di ricuperarla ancora nel
corpo nella risurrezione di giusti, ove, acqui-
stata la impassibilità e la immortalità, perpe-
tuamente goderanno li Cristiani con Gesù Cri-
sto
nostro Signore.

In che cosa si debbe occupar la persona che
pretende e desidera, entrar e perseverar nel
regno di Dio e che cosa ci pone l'uomo
del suo.
Considerazione XVIII.


Intendendo quello che dice Gesù Cristo no-
stro Signore che niuno può andare a lui se il


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