La Bibbia nel Cinquecento: edizioni interpretazioni censure
Biblia vulgare istoriata (1490) Apparato iconografico - capilettera » Il Sommario della Santa Scrittura - p. 132


Cap. XVIII
Onde procede che i monaci non migliorano
in vita spirituale, ma spesse volte
diventano peggiori


Se tu vuoi sapere perché si vive alli nostri tempi così tiepida-
mente ne' monasterii et perché ne sono tanti che vorrebbono
uscire, pensa che questo procede non per altra causa se non
perché non entrano con quella intentione che doverebbono.
L'uno vi entra per necessità, per haverli le spese, l'altro per di-
ventare grande prelato, el terzo per vivere otiosamente et per
havere buono tempo, molti per vanagloria, per essere reputati
santi et devoti et per essere honorati dal commune popolo o per
monstrare, predicando, che sono sapienti. Nessuno apprende
uno tale stato di uno tale spirito et animo come antiquamente
facevano, Santo Francesco et Santo Benedetto. Et pertanto non
megliorano, ma quanto li stanno più, tanto diventono più tie-
pidi al ben fare; perché essere otioso et suavemente essere nu-
trito li guasta et fa la carne rebelle, talmente che sono più incli-
nati a lubricità, odii, invidie, tedii et cetera che i secolari che la-
vorano di loro mani.
Alcuni vedono li religiosi et religiose molto leggere, pregare,
cantare, vigilare, digiunare, andare senza lino, portare umili
vestimenti et questo gli è grato et acquistano una volontà di ser-
vire a' Dio in tale sorte. Et odono che uno li promette el regno
dei cieli, purché osservano bene loro regola, et per tal modo
concupiscono lo spirito et il cuore et prendono questa vita per-
ché non considerano quello [che] gli è stato promesso se
osserveranno la promissione fatta al battismo. Et dopo [che]
sono entrati nel monasterio non odono altra cosa et non ap-


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