Illustre et molto Reverendo
Monsignor come fratello.
Nella causa di Frà Tomaso Campanella, et complici
dell'ordine
de' Frati Predicatori, non si è inteso altro da che Vostra Signoria mandò
copia
degli essamini fatti nel tormento della veglia con lettera de' 7 di
Giugno; et poi con lettera de' 2 di Agosto
diede avviso delle pa-
role intese da' Ministri di Giustitia quando lo riconducevano nel
carcere dopo li tormenti. Però di ordine di questi miei Illustrissimi et
Reverendissimi Signori Cardinali Colleghi, Vostra Signoria s'informi in che
stato si ri-
trovino li sudetti inquisiti, cosi delle persone, come se è seguito
al-
tro nelle cause loro, ò à difesa, overo per parte del Fisco, per
piglia-
re deliberatione intorno alla speditione, già che delle diligenze
ordinate à Monsignor Sirleti Vescovo di Squillace di
buona me-
moria non si può sperare effetto alcuno per essere seguita la sua
morte, et per la longhezza del tempo, et perché li testimonii che
dovevano ripetersi, ò essaminarsi di nuovo, difficilmente si
trova-
ranno; et anco Vostra Signoria dia avviso se a' sudetti Frati fu provisto delle
cose necessarie per il vitto, come piú volte fú ordinato qui a'
supe-
riori loro, che del tutto si starà aspettando da Lei pieno raggua-
glio. Ne questa essendo per altro, me le offero, pregandole dal
si-
gnore ogni contento, et salute. Di Roma, a' 4 di Gennaro M.D.Cii.
Di Vostra Signoria Illustre et molto Reverenda come fratello amorevole Il Cardinale di
S. Severina.
[a tergo:] All'Illustre et molto Reverendo Signor
come fratello Monsignor Vesco-
vo di Caserta.