La Bibbia nel Cinquecento: edizioni interpretazioni censure
Hilarius Pictaviensis » Campanella, Tommaso I processi - p. 270


Illustre et molto Reverendo Monsignor come fratello.
Nella causa di Frà Tomaso Campanella, et complici dell'ordine
de' Frati Predicatori, non si è inteso altro da che Vostra Signoria mandò copia
degli essamini fatti nel tormento della veglia con lettera de' 7 di
Giugno; et poi con lettera de' 2 di Agosto diede avviso delle pa-
role intese da' Ministri di Giustitia quando lo riconducevano nel
carcere dopo li tormenti. Però di ordine di questi miei Illustrissimi et
Reverendissimi Signori Cardinali Colleghi, Vostra Signoria s'informi in che stato si ri-
trovino li sudetti inquisiti, cosi delle persone, come se è seguito al-
tro nelle cause loro, ò à difesa, overo per parte del Fisco, per piglia-
re deliberatione intorno alla speditione, già che delle diligenze
ordinate à Monsignor Sirleti Vescovo di Squillace di buona me-
moria non si può sperare effetto alcuno per essere seguita la sua
morte, et per la longhezza del tempo, et perché li testimonii che
dovevano ripetersi, ò essaminarsi di nuovo, difficilmente si trova-
ranno; et anco Vostra Signoria dia avviso se a' sudetti Frati fu provisto delle
cose necessarie per il vitto, come piú volte fú ordinato qui a' supe-
riori loro, che del tutto si starà aspettando da Lei pieno raggua-
glio. Ne questa essendo per altro, me le offero, pregandole dal si-
gnore ogni contento, et salute. Di Roma, a' 4 di Gennaro M.D.Cii.

Di Vostra Signoria Illustre et molto Reverenda come fratello amorevole Il Cardinale di
S. Severina
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[a tergo:] All'Illustre et molto Reverendo Signor come fratello Monsignor Vesco-
vo di Caserta
.