
Dopo che le dieci tribu d'Israel si furono separate dal re-
gno di Iuda, e dalla comunione della Chiesa, e del puro
servigio di Dio; il Signore non lasciò però di conservare in
esse qualche forma di Chiesa, per la predicatione della sua
parola, amministrata per li suoi profeti, per sostenere i
suoi eletti nella professione del patto di Dio, e nel godi-
mento della sua gratia; e preservargli da' mali regnanti; e
ricoglierne, e salvarne le reliquie. Ed altresì, per arguire, e
condannare gli empi, richiamargli a penitenza, e spaven-
targli per la dinuntiatione de' giudicii di Dio. In somma,
per supplire il difetto del ministerio ordinario de' sacerdo-
ti, e Leviti, che era affatto annullato fra loro: e per conser-
var la ragione di Dio fra un popolo, ilquale, per la patien-
za d'esso, portava anchora il suo nome, e le sue insegne.
Fra questi profeti fu Hosea, suscitato nel tempo dell'ulti-
mo dichinamento di quel regno. Il sommario delle cui pro-
fetie è contenuto in questo Libro: e si riferisce a due capi
principali: cioè, alla Legge, ed all'Evangelio. Nel primo
egli scuopre, riprende, e condanna aspramente la corrut-
tione generale, che regnava nelle dieci tribu: principal-
mente per rispetto dell'idolatria de' vitelli, e de' Baali:
fonte di tutti gli altri vitii del governo publico, e della vita
privata. Senza risparmiare di quando in quando Iuda stes-
so: benche in grado più moderato di riprensione, per la
sua perseveranza nel servigio, e nel patto di Dio. Poi di-
nuntia loro la lor prossima riprobatione, final distruttio-
ne, e dissipatione: nonostante tutte le lor confidanze ne'
mezzi e soccorsi mondani, de'quali egli ribatte la vanità.
Nel secondo, promette la gratia di Dio al rimanente de'
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