La Bibbia nel Cinquecento: edizioni interpretazioni censure
Ambrosius » p. 8 » Pro Caelio » Bibbia Diodati (1641) - p. 1942


manderò il leone contr’a quelli che saranno scampati di
Moab, e contr’al rimanente del paese. icona nota

Capitolo XVI


Il profeta esorta i Moabiti a fare homaggio al Signore, 3 ed ad
usar benignità inverso i poveri Iudei afflitti: con promessa che
havrebbero parte alla benedittione, ch’Iddio manderebbe al suo
popolo per Ezechia, figura di Christo: 6 poi, per la loro indomita
superbia, predice loro una desolatione estrema infra’l termine di
tre anni.


1Mandate l’agnello di colui che domina nel paese, da
Sela, che è verso’l diserto, al monte della figliuola di
Sion. icona nota
2Ed egli avverrà, che le figliuole di Moab saranno a’
guadi dell’Arnon, come un uccello ramingo, come una
nidiata scacciata.
3Prendi un consiglio, o Moab, fa un decreto: fa che la
tua ombra, in pien mezzodì, sia come la notte: nascondi
quelli che sono scacciati, non palesare i fuggitivi.
4Que’ del mio popolo, che sono scacciati, dimorino
appresso di te: o Moab, sii loro un nascondimento dal
guastatore: percioche colui ch’usava storsioni verrà me-
no, e’l guastamento finirà, e coloro che calpestavano gli
altri saranno consumati d’in su la terra.
5E’l trono sarà stabilito in benignità: e sopra quello


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