
Salmo XLIV
Salmo d’oratione: nelquale la Chiesa, rammemorandosi i beneficii
antichi di Dio, 5 si consola, e si fortifica per l’avvenire, 10 nelle ca-
lamità, ed estrema oppressione, nellaquale era ridotta: 18 ed atte-
nendosi a Dio per fede, e sincera ubbidienza, 24 lo prega che si
muova a sua salute.
1Maschil, dato al Capo de’ Musici
de’ figliuoli di
Core.
2O Dio, noi habbiamo udite con le nostre orecchie, i
nostri padri ci hanno raccontate l’opere che tu operasti
a’ dì loro, a’ dì antichi.
3Tu, con la tua mano, scacciasti le genti, e
piantasti i
nostri padri: tu disertasti le nationi, e propagginasti i no-
stri padri.
4Percioche
essi non conquistarono il paese con la lo-
ro spada, e’l braccio loro non gli salvò: anzi la tua destra,
e’l tuo braccio, e la
luce del tuo volto: percioche
tu gli
gradivi.
5
Tu, o Dio, sei l’istesso mio Rè: ordina le salvationi
di Iacob.
6Per te noi cozzeremo i nostri nimici: nel tuo Nome
noi calpesteremo coloro che si levano contr’a noi.
7Percioche io non mi confido nel mio arco, e
la mia
spada non mi salverà.
8Anzi tu ci salverai da’ nostri nimici, e renderai con-
fusi quelli che ci odiano.
9
Noi ci glorieremo tutto dì in Dio, e celebreremo il
tuo Nome in perpetuo. Sela.
10E pure
tu ci hai scacciati, e ci hai svergognati, e
non esci più co’ nostri eserciti.
11Tu ci hai fatte voltar le spalle dinanzi al nimico, e
quelli che ci odiano ci hanno predati.
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