
Già fin da' primi secoli della Chiesa Christiana vi fu qual-
che dubitatione intorno all'autore
di questa Epistola: gli
uni attribuendola a S. Paolo: che fu l'opinione la più co-
mune, e la più probabile: gli altri, ad alcuno altro Aposto-
lo, od Evangelista. Ma nientedimeno ella d'ogni
tempo è
stata ricevuta senza contradittione per divina, e del tutto
Canonica; e tenuta in somma stima, e riverenza dalla
Chiesa, indotta a ciò per la luce, ed indirizzo segreto dello
Spirito santo, che ha impresso in lei una certissima persua-
sione, ed una viva conoscenza della divina inspiratione,
per la quale ella è stata dettata per una espressa, e molto
necessaria dichiaratione, e confermatione d'altissimi punti
della fede. Gli Ebrei, a cui ella è indirizzata, erano i Iudei
convertiti a Christo, e principalmente que' della Iudea, e
di Ierusalem: i quali habituati nelle cerimonie Mosaiche,
che erano anchora fra loro tolerate per un tempo, per la
lor debolezza, continuavano d'havere in quelle molta cre-
denza, e divotione; ed in esse riponevano una parte della
lor giustitia, santità, e salute; e del servigio di Dio: senza
potersi assolutamente ridurre ed attenersi, ed acquetarsi
in Christo solo; ed al servigio Evangelico in Ispirito, e ve-
rità. E perciò, il fine principale di questa Epistola è, di
mostrare che, come Christo è la fine, il fondamento, il cor-
po, e la
verità delle figure della Legge, le quali, per loro
stesse, non erano d'alcuna virtù per l'anima; così, haven-
dole adempiute in se stesso, ne ha annullato l'uso: ed ha
tolti via que' veli, e quell'ombre, per dar luogo alla chiara
e nuda verità del purgamento de' peccati, e della piena ri-
conciliatione dell'huomo con Dio, per l'unico sacrificio,
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