
ne opere: mostrando nella dottrina integrità
incorrotta,
gravità:
8Parlar sano, irriprensibile:
acciocché l'avversario sia
confuso, non havendo nulla di male da dir di voi.
9Che
i servi
sieno suggetti a' propri signori, compia-
cevoli in ogni cosa, non contradicenti.
10Che non usino frode, ma mostrino ogni buona
lealtà: acciocché in ogni cosa honorino la dottrina di Dio,
Salvator nostro.
11Perciocché
la gratia salutare di Dio è apparita a tut-
ti gli huomini.
12Ammaestrandoci che, rinuntiando all'empietà, ed
alle mondane concupiscenze, viviamo nel presente seco-
lo temperatamente, e
giustamente, e piamente.
13Aspettando la beata speranza, e l'apparition della
gloria del grande Iddio, e Salvator nostro, Iesu Christo.
14Il quale ha dato se stesso per noi, acciocché ci riscat-
tasse d'ogni iniquità, e ci purificasse per essergli
un po-
polo acquistato in proprio, zelante di buone opere.
15Propuoni queste cose, ed esorta, e riprendi con
ogni autorità di comandare.
Niuno ti sprezzi.
Capitolo III
S. Paolo ricorda a Tito di raccomandare a' Christiani l'ubbidien-
za a' Magistrati: 2 e la carità, e mansuetudine; 3 conforme al fine
della lor redentione, ed alla gratia di Dio inverso loro: 9 ed all'in-
contro, di fuggir le vane quistioni Iudaiche, 10 e gli heretici osti-
nati: 12 poi gli ordina di venirlo a trovare, 15 e di provedere al
viaggio di Zena, e d'Apollo.
1Ricorda loro
che
sieno suggetti a' principati, ed al-
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