La Sacra Bibbia tradotta in lingua italiana e commentata da Giovanni Diodati (Genève 1641)

10Né i ladri, né gli avari, né gli ebbriachi, né gli ol-
traggiosi, né i rapaci, non herederanno il Regno di Dio.
11 Hor tali eravate già alcuni: ma siete stati lavati, ma
siete stati santificati, ma siete stati giustificati, nel Nome
del Signore Iesu, e per lo Spirito dell’Iddio nostro.
12Ogni cosa m’è lecita, ma ogni cosa non è utile:
ogni cosa m’è lecita, ma non però sarò per cosa alcuna
renduto suggetto.
13Le vivande son per lo ventre, e ’l ventre per le vi-
vande: ed Iddio distruggerà e quello, e queste: ma il cor-
po non è per la fornicatione, anzi per lo Signore, e ’l Si-
gnore per lo corpo.
14Hor Iddio, come egli ha risuscitato il Signore, co-
sì anchora risusciterà noi, per la sua potenza.
15Non sapete voi che i vostri corpi son membra di
Christo? torrò io adunque le membra di Christo, e fa-
ronne membra d’una meretrice? Così non sia.
16Non sapete voi che chi si congiugne con una mere-
trice è uno stesso corpo con essa? perciocché i due, dice
il Signore, diverranno una stessa carne.

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