La Sacra Bibbia tradotta in lingua italiana e commentata da Giovanni Diodati (Genève 1641)

16Osservino adunque i figliuoli d'Israel il Sabato,
per celebrarlo per le loro età, per patto perpetuo.
17Esso è un segnale perpetuo fra me, ed i figliuoli
d'Israel: conciò sia cosa che'l Signore habbia in sei
giorni fatto il cielo, e la terra: e nel settimo giorno cessò,
e si riposò.
18E, dopo che'l Signore hebbe finito di parlar con
Moise in sul monte di Sinai, egli gli diede le due Tavo-
le della Testimonianza, tavole di pietra, scritte col dito
di Dio.

Capitolo XXXII


Indugiando Moise in sul monte, gl'Israeliti si fanno un vitello
d'oro, e l'adorano: 7 onde il Signore s'adira aspramente: ma Moise
lo placa, 15 e poi scende dal monte: 19 e, veduto quel vitello, per
isdegno spezza le Tavole della Legge, disfà il vitello, 21 riprende
Aaron, 27 e fa punire il popolo: 31 poi ritorna al Signore, ed inter-
cede per lo popolo.

1Hor il popolo, veggendo che Moise tardava a scender
dal monte, s'adunò appresso ad Aaron, e gli disse, Levati,
facci degl'iddii che vadano davanti a noi: percioche,
quant'è a quell'huomo Moise, che ci ha condotti fuor del
paese d'Egitto, noi non sappiamo che ne sia stato.
2Ed Aaron disse loro, Spiccate i pendenti d'oro che
sono all'orecchie delle vostre mogli, de' vostri figliuoli, e
delle vostre figliuole: e portatemegli.
3E tutto'l popolo si spiccò i pendenti d'oro c'havea
agli orecchi: e gli portò ad Aaron.

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