
Predica XVIII
Del modo per uscire del quarto laberinto
nel quale son quelli che pensano di non esser liberi
Non è dubbio che quando Dio chiama una creatura a far una co
sa, cioè vuole efficacemente che la facci, che sempre obedisce, atteso
che alla divina volontà non può resistersi. Si vedde di questo l'essem
pio in Abraamo chiamato da Dio et così ne gl'Apostoli chiamati da
Christo; anzi infino a' morti chiamati da Christo gl'hanno obedito
sicome si vedde già in Lazaro et si vedrà di tutti i morti nel giorno
del giudicio.
Et di più chiama le cose che non sono et gl'obediscano, sicome
quando già chiamò sopra la terra la siccità, la sterilità et dipoi la piog
gia, la fecondità et abbondanza, et fu obedito. Però disse Paulo che
resuscita i morti et chiama le cose che non sono come se fusseno.
Dio chiama gl'huomini alla sua cognitione in varii modi: prima
per mezzo delle creature, et così chiama tutti gl'huomini se ben
non gli obediscano se non quelli i quali per le cose visibili si elevano
alla cognitione delle invisibili. Chiama anco gl'huomini con le pro-
sperità et beneficii, anzi et con le adversità le quali son tutte voci
di Dio, se ben da rari sieno conosciute per tali, però non rispondano
con allontanarsi dal mondo et approssimarsi a Dio. Pensano che sie-
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