La Bibbia nel Cinquecento: edizioni interpretazioni censure
Biblia, 1Io » Biblia, 2Cor » Biblia, Mt » Ochino, Bernardino Laberinti - p. 5



Predica I
Nella quale si tratta del primo laberinto


dove si truovano quelli che credono di essere liberi
Volendo parlare dello arbitrio dell'huomo, l'intento mio non è di
considerare se l'huomo quanto alla volontà è libero o no, talché possi
volere una cosa volontariamente, sicome è necessario, se la vuole, et
per forza, cioè non volontariamente, per esser questo impossibile.
Può ben fare l'huomo una cosa, verbi gratia, con mano, per forza
et contra il suo volere, ma volere una cosa per forza, cioè contra il
suo volere, è impossibile, imperoché in tal caso la vorrebbe et non
la vorrebbe.
L'intento mio anchora non è di considerare se l'huomo è libero,
talché possa volere una cosa et nel medesimo tempo, volendola, non
volerla, o ver far una cosa et nel medesimo tempo facendola, non
farla, imperoché è certo che è impossibile.
La mente mia, anchora, non è di vedere se l'huomo è libero, tal-
ché faccia tutto quel che vuole et non faccia tutto quel che non vuol
fare, imperoché è chiaro che così non è libero, atteso che molte volte
è sforzato a far quel che non vorrebbe et impedito dal far quel che
vorrebbe. Non è anco libero in modo tale che Dio non possa torgli
ogni volere et così darglielo anchora.
Dall'altra parte è chiaro che l'huomo è libero, in quanto che può
far delle cose le quali non potrebbe far una pietra, sicome, verbi gra-
tia, vedere. Potrebbe anco in operare haver rispetto all'honesto, il che
non può fare una bestia. E anco chiaro che è libero, in quanto che
può fare hoggi una cosa et non la far domane, anzi fare il contrario.
Ma il dubbio che si ha a discutere circa l'essere l'huomo libero o
no consiste in vedere se tutto quello che l'huomo fa, lo fa di necessità
o no. Et non intendo parlare de' fanciullini innanzi che habbiano giu-
ditio et discrittione, ma di quelli che sono in perfetta età. Né anco


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