La Bibbia nel Cinquecento: edizioni interpretazioni censure
Biblia, 1Io » Biblia, 2Cor » Biblia, Mt » Ochino, Bernardino Laberinti - p. 55



Predica VIII
Del quarto laberinto nel quale son quelli che credono
di non esser liberi


Benché fusse possibile che un huomo trovasse la via da uscir
del primo, del secondo et terzo laberinto con credere di non esser
libero, peccare, et con tutto questo che Dio giustamente lo punisse,
et di più che Dio a qualche buon fine l'havesse posto in questo
mondo, in ogni modo si troverebbe in un altro non manco intrigato
laberinto de' sopraddetti, imperoché direbbe: — Io so che Dio, per
essere sommamente savio, fa tutte le cose con somma sapienza. et
non inconsideratamente, ma a qualche fine. Hor è chiaro che Dio
chiama ogni uno a sé et non solamente gli eletti, ma et anco i re-
provati, sicome consta per la parabola di colui che fece una gran
cena —.
Per Salomone anco disse Dio: «icona citazioni  Io vi ho chiamati et havete re-
nuntiato di venire; io stesi la mano accennandovi che teneste silentio
et attendeste alle parole mie, et non mi ascoltaste, disprezzaste tutti i
miei consigli. Hor io anco mi farò beffe di voi quando vi troverete in
estreme miserie
».
Or se Dio chiama ogni uno a sé et le promesse sue sono univer-
sali, bisogna dire che l'huomo sia libero et possi rispondere quando è
chiamato et andare a lui quando è invitato, altrimente Dio vanamente
ci chiamerebbe, et senza proposito, però non sarebbe savio. Et così


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