La Bibbia nel Cinquecento: edizioni interpretazioni censure
Riforma

Riforma

Le idee riformate, in epoca rinascimentale, circolano in territorio italiano, veicolate da opere come il Beneficio di Cristo, il Sommario della Santa Scrittura, le opere di Bernardino Ochino, di Lelio e Fausto Sozzini, nelle quali si condensa la riflessione scaturita dalla rilettura e dalla 'risistemazione' del testo biblico, e che a loro volta si costituiscono come strumenti per l'interpretazione del messaggio scritturale, importando e rielaborando dottrine di impronta riformata, facendosi portatrici di un concetto di redenzione che si discosta da quello riconosciuto dalla Chiesa romana - in bilico tra l'affermazione, da un lato, della necessità di confidare in Cristo e diffidare da sé nel perseguimento della salvezza e, dall'altro, del valore di forze squisitamente umane come la ragione e la volontà nella soddisfazione del volere divino -, e che culmina nell'identificazione della funzione salvifica dell'operato di Cristo nel suo costituirsi come un esempio per la vita morale umana. La circolazione di questi testi fu spesso ampia e grande fu la loro influenza, giungendo talvolta a esercitarsi congiuntamente e sinergicamente fino a condizionare la genesi di nuove dottrine, di nuove opere. Ebbe tuttavia un brusco arresto dovuto al controllo dell'Inquisizione romana e al suo intervento censorio.

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