Le idee riformate, in epoca rinascimentale, circolano in territorio italiano, veicolate da opere come il Beneficio di Cristo, il Sommario della Santa Scrittura, le opere di Bernardino Ochino, di Lelio e Fausto Sozzini, nelle quali si condensa la riflessione scaturita dalla rilettura e dalla 'risistemazione' del testo biblico, e che a loro volta si costituiscono come strumenti per l'interpretazione del messaggio scritturale, importando e rielaborando dottrine di impronta riformata, facendosi portatrici di un concetto di redenzione che si discosta da quello riconosciuto dalla Chiesa romana - in bilico tra l'affermazione, da un lato, della necessità di confidare in Cristo e diffidare da sé nel perseguimento della salvezza e, dall'altro, del valore di forze squisitamente umane come la ragione e la volontà nella soddisfazione del volere divino -, e che culmina nell'identificazione della funzione salvifica dell'operato di Cristo nel suo costituirsi come un esempio per la vita morale umana. La circolazione di questi testi fu spesso ampia e grande fu la loro influenza, giungendo talvolta a esercitarsi congiuntamente e sinergicamente fino a condizionare la genesi di nuove dottrine, di nuove opere. Ebbe tuttavia un brusco arresto dovuto al controllo dell'Inquisizione romana e al suo intervento censorio.