La bibbia del cinquecento

Biblia. Hebræa, Chaldæa, Græca et Latina nomina... restituta, cum Latina interpretatione

a cura di Robert Estienne, Pariis, ex officina Roberti Stephani typographi regii, 1540 [1538-1540]

4 voll.: vol. I: [10], 268; vol. II: [1], 104 [ma 103]; vol. III: 90; vol. IV: 92 cc.: romano, ill.; 2º.

Bibbia latina realizzata da Robert Estienne, rappresentata da un esemplare della quarta edizione (Paris 1538–1540), che può essere considerata la prima “edizione critica” della Bibbia. La prima edizione, risalente al 1528, conteneva il testo della Vulgata corretto secondo il testo ebraico. Nell'edizione del 1538, invece, il testo della Vulgata è accompagnato da note poste a margine che riportano le varianti presenti nei venti codici — manoscritti e a stampa — consultati, segnalando in particolare i momenti nei quali la versione geronimiana si discosta dal testo originale ebraico. Nelle note di carattere più schiettamente esegetico si riflette l'influenza dell'interpretazione riformata del testo scritturale, che espose l'opera dell'Estienne agli attacchi dei teologi parigini e la portò ad essere posta all'Indice.

Segnature: *10 a–z8 A–I8 K–L6; Aa10 Bb–Mm8 Nn6; AA–KK8 LL10; aa–ll8 mm4.

La parola «Biblia», isolata all'interno del fregio silografico della testata, apre il primo frontespizio bilanciando con la sinteticità propria di un'epigrafe la prolissità del titolo sottostante. A partire da essa si instaura un duplice pendant tra i sia pure funzionali elementi dell'ornamentazione — la testata e la marca —, e quelli grafici del titolo e delle note tipografiche, ora sottratte al colophon. La marca, ripetuta sul frontespizio di ciascun volume, raffigura san Paolo mentre addita un olivo coi rami innestati e recita il proprio motto «Noli altum sapere (sed time)» (Rm 11,20). Il testo biblico è ornato da nitidi capilettera, proposti in un'unica variante per ciascun carattere, e illustrato da venti vignette corredate da note esplicative, realizzate su disegno dell'ebraista francese François Vatable (ca. 1485—1547). Capolavoro editoriale sia dal punto di vista tipografico che silografico, questa edizione della Bibbia dell'Estienne è considerata la più bella edizione della Bibbia mai realizzata.

Si pubblica in edizione fotostatica l'esemplare Palat. A 1.4.9 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Il volume, alluvionato e restaurato, è coperto da una legatura in tutta pelle, con dorso a sei nervature e un'impressione in oro relativa alla collocazione. Sul frontespizio si ravvisa l'impronta del timbro a secco della Biblioteca Palatina. Sottili righe di una griglia tracciata a penna includono al loro interno il testo, inquadrandone le parti e mettendo in risalto la giustezza dell'impaginazione.

Impronte: vol. I: ima– a–3e eti– addi (3) 1540 (R); vol. II: ræu– urie ets, time (3) 1540 (R); vol. III: æ–pi tæs. uml– anqu (3) 1539 (R); vol. IV: n–at .ba– .eo– nuEl (3) 1538 (R).

Fonti:
La Bibbia. Edizioni del XVI secolo, a cura di A. Lumini, Firenze 2000, pp. 31–33 La Bibbia a stampa da Gutenberg a Bodoni, Catalogo della mostra tenuta a Firenze, 8 ottobre–23 novembre 1991, a cura di I. Zatelli, iconologia a cura di M. Gabriele, Firenze 1991, pp. 134–135.